STAND UP 2009: il resoconto - 197 PERSONE

Il 16 ottobre hanno fatto Stand UP:
119 alunni, familiari, insegnanti cl 1° 2° 3° 4° 5°- scuola primaria Lari
23 alunni e insegnante cl 2°C - scuola media del Comune
21 alunni e insegnante cl 4°B - scuola primaria di Perignano
2 Autorità (Sindaco e Vicesindaco di Lari)
TOTALE PARZIALE: 165 persone

Inoltre sabato 17 e domenica 18 i bambini hanno organizzato altri STAND UP a casa loro, con amici, famiglie, conoscenti:

Classe 1°:
Gabriele B: 4 persone (babbo, mamma, fratello)
Andrea: 9 persone (sorella, nonno, nonna, mamma, babbo, amici di Venezia)
Sebastian: 4 persone ( sorella, mamma, babbo)
Leonardo: 8 persone (nonna, nonno, mamma, babbo, zio, zia, sorella)
Jonathan: 5 persone (mamma, babbo, nonno, sorella)
Gabriele: 4 persone (mamma, babbo, fratello)
Marzia: 3 persone (sorella, mamma)
Dario: 5 persone (mamma, babbo, Gloria, Enrico)
TOTALE: 34 nuove persone

165 + 34= 199 TOTALE PERSONE



ECCO IL RACCONTO E LE IMMAGINI
DELLO STAND UP DI STAMANI NELL'AULA MAGNA

Tutti gli alunni indossano il bracciale "NO EXCUSE 2015 - STAND UP!"
Un grandissimo nodo è appeso alla porta dell'aula magna
I bambini mettono il bracciale e danno il fazzoletto bianco alle Autorità

.... e ai Genitori
Arriva anche la Scuola Media
Tutti sono pronti: Famiglie, Autorità
...Alunni, Insegnanti ...
...e i PRESENTATORI

Questo è il testo della presentazione proiettata sullo schrmo gigante:
ALICE:
Sicuramente tutti voi avete sentito parlare della povertà e dei poveri. Ma avete mai provato davvero a immaginare cosa vuol dire essere poveri?
Essere poveri non vuol dire che non puoi comprarti le scarpe nuove che ti piacciono tanto o che non puoi avere l’ultimo gioco che hai visto in tv.
I poveri di cui parliamo alle scarpe nuove non ci pensano proprio perché hanno problemi molto più seri: non hanno da mangiare nemmeno un pezzo di
pane e non hanno acqua da bere.
GIACOMO:
Non possono acquistare i quaderni e i libri per studiare e non hanno una scuola dove andare ad imparare.
Non possono comprare le medicine se si ammalano e non hanno un dottore che li curi né un ospedale dove ricoverarsi per guarire.
Non possono scegliere i giochi per giocare e non hanno una casa dove rifugiarsi e dormire tranquilli nel loro lettino.
Lo capite vero che la povertà è una cosa tremenda? E vi sembra giusto che al mondo ci siano più persone che vivono in povertà di quelle che vivono bene?
No, vero?
DENISE:
Bene, lo sapete che la povertà si può sconfiggere?
Per sconfiggerla, nel 2000, i Governi di quasi tutti i paesi del mondo, anche d’Italia, hanno firmato un documento molto importante in cui c’è scritto molto
chiaramente tutto quello che bisogna fare per cancellare la povertà dal mondo.
Firmando quel documento hanno preso degli impegni. Si sono divisi i compiti e ciascuno di loro ha promesso di portarli a termine entro il 2015.
MARCO:
Stand Up in inglese significa alzarsi in piedi.Fare il nodo vuol dire ricordarsi qualcosa.Noi vogliamo alzarci in piedi contro la povertà e fare un bel nodo perché i 189 Governi di tutto il mondo che nel 2000 si sono impegnati a sconfiggere la povertà estrema entro il 2015 si ricordino di mantenere questo impegno e lo facciano in fretta!
“NO EXCUSE 2015” è la Campagna delle Nazioni Unite che organizza e promuove lo "STAND UP" contro la povertà.
ALESSIO:
Nella nostra scuola abbiamo fatto STAND UP fin dalla sua prima edizione.
Nel 2006, nel 2007, nel 2008
DIEGO:
Nei momenti di crisi non bisogna dividersi tra Paesi Ricchi e Paesi Poveri. Invece bisogna stringersi e stare insieme, trovando un segno comune per riconoscersi e sentirsi uniti.
Il nodo non vuole fare altro che stabilire un legame tra tutti coloro che aderiranno al messaggio che STAND UP vuole dare.
Il 16, 17, 18 ottobre, milioni di persone in tutto il mondo tra cui tanti, tantissimi bambini in Italia, in Europa, in Africa, in India, in America, in Australia, tutti insieme, nello stesso momento si alzeranno in piedi e faranno un nodo!Durante lo Stand Up facciamo un nodo alla maglietta, al fazzoletto, ad un lenzuolo.
ALICE:
Un nodo per ricordare che siamo molto vicini al 2015.
Un nodo per ricordare gli impegni presi.
Un nodo per ricordare ai governi le promesse da mantenere Un nodo per “stringerci” paesi ricchi e paesi poveri e vincere questa sfida!
FATE TUTTI UN NODO!

MARCO:
Il 2000 è l’anno in cui i 189 Governi hanno preso l’impegno per gli obiettivi di sviluppo del Millennio.
Il 2015 è l’anno in cui gli 8 obiettivi di sviluppo dovranno essere raggiunti.
Sono trascorsi 9 anni dal 2000 ad oggi, mancano 6 anni al 2015.
C’è ancora moltissimo da fare per poter raggiungere gli obiettivi.
GIULIA E ALESSIO:
Obiettivo 1: Eliminare la fame e la povertà.
Il traguardo: dimezzare, entro il 2015, la quantità di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno e delle persone che soffrono la fame.
FEDERICA E DENISE:
Obiettivo 2: Assicurare, entro il 2015, l'istruzione primaria a tutti i bamnini e le bambine.
Il traguardo: assicurare, entro il 2015, che in ogni luogo i bambini e le bambine possano portare a termine un ciclo completo di istruzione primaria.
GIULIA E DIEGO:
Obiettivo 3: Promuovere la parità fra uomo e donna
Il traguardo: eliminare la disuguaglianza di genere a tutti i livelli di istruzione entro il 2015.
FEDERICA E GIACOMO:
Obiettivo 4: Ridurre la mortalità infantile
Il traguardo: ridurre di due terzi, entro il 2015, il tasso di mortalità infantile al di sotto dei cinque anni d’età.
GIULIA E ALICE:
Obiettivo 5: Migliorare la salute delle gestanti
Il traguardo: ridurre di tre quarti, entro il 2015, il tasso di mortalità materna.
FEDERICA E MARCO:
Obiettivo 6: Combattere l'AIDS, la malaria e altre malattie.
Il traguardo: arrestare, entro il 2015, la diffusione dell’HIV/AIDS, della malaria e di altre malattie, come la tubercolosi.
GIULIA E DIEGO:
Obiettivo 7: Migliorare la qualità della vita e il rispetto dell'ambiente.
Il traguardo: attuare i principi di sviluppo sostenibile, arrestare la perdita delle risorse ambientali, dimezzare il numero di persone che non hanno accesso all’acqua potabile.
FEDERICA E ALESSIO:
Obiettivo 8: Lavorare insieme per lo sviluppo umano
Il traguardo: i 189 stati membri delle Nazioni Unite che nel 2000 hanno sottoscritto la Dichiarazione del Millennio si sono impegnati ad eliminare la povertà attraverso la cooperazione per lo sviluppo sostenibile, un commercio internazionale che risponda ai bisogni dei paesi poveri, la riduzione o cancellazione del debito dei paesi più poveri, il trasferimento di tecnologie.
DENISE:
Fare Stand Up significa unirsi per far sentire la propria voce. Insieme, uniti possiamo ricordare ai Governi che non rispettare OGGI gli impegni presi per raggiungere gli Obiettivi del Millennio e arrestare i cambiamenti climatici e’un’ingiustizia inaccettabile verso i più poveri e un gesto miope verso noi stessi.
GIACOMO:
Un’ingiustizia che ci costerà molto più cara domani quando ci troveremo a fronteggiare le drammatiche conseguenze nel nostro paese dell’aumento della povertà e del degrado ambientale nel mondo.
FEDERICA E ALICE:
Il gesto di alzarsi in piedi (fare Stand Up) contro la povertà è un’affermazione simbolica di grande forza. Fare STAND UP è molto semplice. Tutti possono organizzare un momento Stand Up con i propri amici, con la propria associazione, con la propria famiglia, con i propri colleghi...
Anche tu puoi organizzare un tuo STAND UP e poi comunicarlo alla tua insegnante entro lunedì prossimo. Trovi tutte le istruzioni sul volantino che ti verrà consegnato all’uscita.
MARCO:
Siamo la prima generazione che può porre fine alla povertà estrema. Non possiamo perdere questa occasione.
Eliminare la povertà è possibile!
Siamo la prima generazione con l’opportunità di farlo.
Non possiamo perdere questa occasione!
DIEGO:
Niente scuse! Stop alla povertà!
Stand up - Alziamoci in piedi contro la povertà e per gli obiettivi del Millennio
Alziamoci in piedi e facciamo sentire la nostra voce contro la povertà: chiediamo più aiuti per i più poveri!







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